Collegio del Calambrone
Voluta dai Reali Ospedali Riuniti di Livorno come città elioterapica destinata ai figli degli italiani all’estero, la colonia intitolata alla Regina Elena fu costruita tra il 1932 e il 1933 su progetto dell’architetto Ghino Venturi. Nel 1937 alla destinazione di colonia elioterapica fu associata quella di collegio scolastico. La colonia cessò la propria attività nel 1977.
L’insieme architettonico presenta un apparato decorativo semplificato, derivante dalla fusione di classicismo e razionalismo. Il complesso, la cui planimetria simboleggia un grande fascio littorio, è costituito da tre edifici, due paralleli e uno ortogonale alla linea di costa. L’edificio fronte mare a settentrione era destinato alla residenza dei bambini, mentre quello a meridione era riservato al personale e all’amministrazione. L’altro edificio era occupato dall’infermeria e dai servizi sanitari. Un lungo portico mette in comunicazione i tre fabbricati. La colonia si trova all’interno di un ampio giardino dal disegno geometrico, ricco di pini, palme e piante tipiche della macchia mediterranea.
La colonia rientrava nell’intervento urbano degli anni Trenta del secolo XX che prevedeva la fondazione di una cittadella destinata all’infanzia il cui disegno originale si rifaceva all’idea futurista del manifesto Città unica a linee continue, mantenendo uno stretto rapporto con l’ambiente circostante strutturato per fasce (pineta, fascia dell’arenile, mare).
Oggi, dopo un lungo periodo di abbandono, il complesso ha subito un importante restauro ed è stato trasformato in una struttura con destinazione turistico-ricettiva rientrando nell’ambito del programma di riqualificazione dell’area del Calambrone.
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Scheda a cura di Graziano Magrini
Data aggiornamento 22/feb/2008