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  • Monumento sepolcrale di Francesco Redi, Duomo di Arezzo.zoom in altra finestra

Duomo di Arezzo

Il Duomo di Arezzo (San Pietro Maggiore) fu iniziato verso il 1278, ma la costruzione si svolse in epoche diverse, protraendosi fino ai primi anni del secolo XVI. La facciata, rimasta incompiuta nel Quattrocento, fu ricostruita nel secolo XX, in stile neogotico, su disegno di Dante Viviani. Sulla parete meridionale sono murate tre misure di riferimento in pietra risalenti al secolo XIII. L'interno, la cui struttura costituisce un pregevole esempio di architettura gotica, è ricchissimo di opere d'arte di grande pregio.

A sinistra dell'entrata, in prossimità della sfarzosa Cappella della Madonna del Conforto, è collocato il monumento sepolcrale dello scienziato aretino Francesco Redi, su cui è scolpito lo stemma di famiglia. Sopra la cassa di marmo si trova il busto dello scienziato..

Le vicende legate ai destini del corpo di Redi sono ancora oggi enigmatiche. Redi morì in seguito ad un attacco apoplettico durante la notte del 1° marzo 1697 a Pisa, dove si era recato con la Corte medicea. Dopo l'autopsia, richiesta dallo stesso Granduca Cosimo III, fu imbalsamato. Il corpo fu poi trasportato ad Arezzo e tumulato con grande solennità nella Chiesa di San Francesco, secondo una sua richiesta testamentaria. Nel 1812, durante la municipalità napoleonica, fu ipotizzato di trasformare la chiesa di San Francesco in un teatro. Preoccupato dei destini della salma, Francesco Saverio, pronipote di Redi, fece trasferire il monumento sepolcrale nel Duomo, ma, dopo questo ultimo trasporto, del corpo si perse ogni traccia e, nonostante accurate ricerche di studiosi di storia locale, è oggi impossibile sapere dove riposino i resti mortali del medico aretino.

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Scheda a cura di Graziano Magrini

Data aggiornamento 22/feb/2008