Ex Terme "Acque della Salute"
Nella metà del secolo XIX fu scoperto, nei terreni presso l'attuale stazione ferroviaria, un ricco bacino idrominerale. Furono individuate cinque sorgenti termali fredde, la cui temperatura era di circa 14 o C, denominate Preziosa, Vittoria, Sovrana, Corsi e Corallo. Quest'ultima, scoperta nel 1856, era la più nota e la più leggera: veniva utilizzata anche per la produzione di bibite gassate.
Inizialmente fu costruito un piccolo padiglione particolarmente frequentato. Successivamente, a seguito di alcuni studi scientifici sulla qualità delle acque, fu deciso di costruire un grande stabilimento, in stile Liberty, che, chiamato "Acque della Salute", fu inaugurato nel 1905. Il complesso termale, sorto su una vasta area verde, era costituito da un edificio principale collegato con portici ad altri fabbricati, caratterizzato da un lucernario con vetri colorati e destinato a sala da ballo e concerti e a sala di lettura. Nell'edificio a sinistra del padiglione centrale si trovavano l'amministrazione e gli studi medici; in quello a destra era situata la sala di mescita, nella quale da artistiche fontane venivano prelevate le acque fredde o calde; queste ultime erano riscaldate artificialmente. Nel parco si trovavano altri padiglioni per le varie sorgenti e lo stabilimento per l'imbottigliamento dell'Acqua Corallo. Fuori dal parco termale era situato un altro padiglione con destinazione più popolare.
Negli anni Quaranta del Novecento il complesso fu chiuso per il parziale esaurimento del bacino. L'attività di imbottigliamento, invece, continuò fino agli anni Sessanta, ma, pur avendo assunto carattere industriale, fu anch'essa chiusa a causa dell'inquinamento della falda. La società decise allora di dedicarsi esclusivamente aa attività di miscelazione, imbottigliamento e distribuzione di Coca-Cola, fino alla definitiva chiusura del 1967.
Oggi, nonostante il progressivo degrado e la necessità di un recupero, è ancora possibile ammirare le eleganti strutture architettoniche del complesso termale con il loro apparato decorativo.
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Scheda a cura di Graziano Magrini
Data aggiornamento 14/gen/2008