logo Museo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza
  • Ingresso fortificato dell'Archicenobio di Monte Oliveto Maggiore.zoom in altra finestra
  • Interno della Biblioteca dell'Archicenobio di Monte Oliveto Maggiore.zoom in altra finestra

Farmacia dell'Archicenobio di Monte Oliveto Maggiore

L'Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, casa madre dell'Ordine Olivetano e seguace delle regole di San Benedetto, sorta nel 1313, fu approvata nel 1319 dal Vescovo di Arezzo e, nel 1344, venne confermata dal Papa Clemente VI.

La spezieria fu istituita insieme all'Abbazia, addossata al torrione d'ingresso a difesa della parte di levante. Pare fosse costituita da spaziosi locali che contenevano alambicchi di vetro per la distillazione delle acque aromatiche. Notizie più certe risalgono al 1564, quando l'abate generale Barnaba Barsi di Perugia la trasformò in vera e propria farmacia a servizio sia del Convento, sia degli abitanti della campagna circostante. In seguito fu gestita da speziali laici e cessò di funzionare nel 1865, dopo un terremoto che ne distrusse i locali. I mobili e le dotazioni furono conservati fino al 1926 nel Refettorio maggiore e poi ricomposti nella sala Capitolare del Convento.

La ricca collezione di vasi da farmacia, sistemata nella stanza superiore della biblioteca monumentale, arredata con sei scaffali in noce e con il bancone della farmacia, è formata da manufatti, albarelli, anfore con disegni gialli e azzurri, decorati con lo stemma di Monte Oliveto (tre monti, croce di colore rosso sul monte più alto e due ramoscelli d'olivo), provenienti dalle rinomate fornaci di San Quirico d'Orcia e risalenti ai secoli XVII e XVIII.

****************************

Scheda a cura di Francesco Boccanera, Anna Vittoria Laghi

Data aggiornamento 16/feb/2008