Ospedale di Carrara
L'antico ospedale dei Santi Giacomo e Cristoforo, rimasto attivo fino al 1876, fu fondato prima del 1335 come xenodochio sulla via che conduceva, attraverso la Lunigiana e la Garfagnana, in Emilia. Abbandonato il ruolo assistenzialistico nel corso del Settecento, l'ospedale divenne soprattutto luogo di approfondimento delle tecniche medico-chirurgiche e degli aspetti anatomo-clinici delle malattie. L'attivitą era rivolta soprattutto al soccorso degli operatori del marmo, spesso vittime di incidenti sul lavoro: questa consistente casistica permise a chirurghi come Lorenzo Mori e Giuseppe Tenderini di sviluppare numerose tecniche in campo ortopedico, sollecitando l'amministrazione dell'ospedale all'acquisto di nuovi strumenti.
Nel 1806, anno dell'annessione al principato di Lucca, si elaborarono progetti di riforma degli ospedali delle cittą apuane; nello stesso anno fu emanato anche il primo decreto che rendeva obbligatoria la vaccinazione antivaiolosa, di cui si fece sostenitore il chirurgo carrarese Andrea Vaccą.
I chirurghi dell'ospedale ricoprivano anche l'insegnamento di Anatomia pittorica nella Accademia di belle Arti di Carrara: a tale scopo il chirurgo Lorenzo Mori esercitava la dissezione dei cadaveri all'interno dell'ospedale per l'istruzione dei giovani scultori nelle arti del disegno anatomico.
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Scheda a cura di Antonella Gozzoli
Data aggiornamento 04/feb/2008