Palazzo Comunale di Pistoia
Prima della Rivoluzione Francese ogni città, anche all'interno di un medesimo Stato, adoperava le proprie unità di misura. A partire dal 1791 fu proposta in Francia una nuova unità di lunghezza, detta metro. L'uso di questo sistema (sistema metrico decimale) si diffuse progressivamente in vaste aree a partire dal secolo XIX. In questo contesto assumono notevole significato le lapidi di raffronto fra le varie unità di misura, solitamente collocate sulle facciate degli edifici pubblici. Sul portico del Palazzo Comunale di Pistoia se ne trova un esempio che mostra il braccio fiorentino e il metro a confronto.
Il Palazzo è stato anche sede di antiche adunanze scientifiche. Nel Salone Maggiore si svolsero le riunioni dell'Accademia Pistoiese di Scienze, Lettere ed Arti dal 1803 (anno di fondazione dell'Accademia) al 1811, anno in cui Napoleone donò agli accademici i locali del soppresso convento di Santa Maria del Carmine di Pistoia. L'Accademia nacque come "Accademia di varia Letteratura" grazie all'iniziativa di alcuni insegnanti del Collegio Forteguerri e di eminenti personalità cittadine. I soci promuovevano studi letterari, storici, filosofici, sociali e scientifici con una preferenza, nei primi anni, per le scienze fisiche e matematiche. In seguito, sotto l'influenza degli studi di economia promossi dall'Accademia dei Georgofili, furono discussi anche problemi legati all'economia e all'agricoltura. Nel 1813 furono formate quattro classi: scienze morali, scienze matematiche e fisiche, scienze economiche, Letterature e Belle Arti. Dal 1831 al 1838 fu chiusa come misura preventiva per i disordini politici legati al clima risorgimentale. Alla riapertura, partecipò con numerose delegazioni ai Congressi degli Scienziati Italiani e organizzò esposizioni artistiche, industriali ed agricole per il circondario pistoiese. Nel 1891 cessò ogni attività.
Nell'ambito dell'Accademia Pistoiese sorse nel 1821, prima in Italia, la "Società dei Parentali ai grandi italiani", che si richiamava idealmente agli antichi parentali celebrati dai Romani. Le ricorrenze pistoiesi, fatte a spese della Società, si tenevano nelle sale accademiche del Collegio Forteguerri o nel salone del palazzo municipale. Fra le varie figure ricordate, dobbiamo segnalare anche uomini di scienza come Galileo Galilei e Filippo Pacini. Dal 1857 l'attività della Società cessò, ma le celebrazioni continuarono fino al 1885 a carico della sola Accademia Pistoiese di Scienze, Lettere ed Arti.
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Scheda a cura di Graziano Magrini
Data aggiornamento 19/ago/2008