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  • Un getto di acqua termale di Rapolanozoom in altra finestra

Terme di Rapolano

Le fonti termali di Rapolano, note fin dall'antichità, come testimoniano i recenti ritrovamenti a Campo Muri di un complesso termale di età romana, furono analizzate da molti chimici e naturalisti, soprattutto durante il periodo lorenese. Fra questi, ricordiamo Francesco Hoefer, Giorgio Santi e, successivamente, Antonio Targioni Tozzetti. I progressi compiuti dalla chimica dalla metà del secolo XVIII si dimostrarono essenziali per le indagini scientifiche sulle acque termali che venivano realizzate con il supporto di nuove teorie, nuovi metodi e nuovi strumenti. Lo studio di un'acqua prevedeva la determinazione delle caratteristiche fisiche delle acque alla fonte, di cui si valutava il calore, l'odore e il sapore. Prevedeva anche le analisi chimiche, eseguite con particolari reagenti per coglierne la composizione e, infine, la determinazione degli effetti terapeutici che permetteva di abbinare ad ogni acqua la cura di specifiche malattie. Ancora oggi le terme di Rapolano richiamano un gran numero di frequentatori grazie agli effetti benefici delle sue acque sulfuree-bicarbonato-calciche e alla bellezza del paesaggio che le circonda.

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Scheda a cura di Graziano Magrini

Data aggiornamento 15/gen/2008