Via Vandelli
Nata per volontà di Francesco III d'Este, la via Vandelli fu costruita con il preciso intento di assicurare al Ducato di Modena uno sbocco al mare, collegandone la capitale a Massa. La realizzazione del percorso, commissionato al matematico di corte Domenico Vandelli, richiese molti anni (1738-1751) a causa dell'asprezza del terreno e delle condizioni climatiche avverse. Nonostante l'impiego di maestranze piemontesi specializzate nella realizzazione di muri a secco per il contenimento della via nei tratti più scoscesi, l'impervietà del tracciato, che attraversava la catena appenninica e le Alpi Apuane, rese disagevole la sua fruizione e ne causò il precoce abbandono.
In anni recenti, grazie all'interesse dei paesi limitrofi, la via è stata restaurata dalla Comunità Montana. Meta ideale di escursioni ciclistiche, il percorso offre, oltre a scorci di rara bellezza, numerose testimonianze degli accorgimenti tecnici adottati nel Settecento, come la cosiddetta "Finestra Vandelli", taglio nella roccia creato per la sosta delle diligenze.
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Scheda a cura di Elena Fani
Data aggiornamento 12/feb/2008