Villaggio della Società Solvay
La fabbrica della Società belga Solvay fu istituita, ai piedi del colle di Rosignano Marittimo, nel 1913, iniziando la produzione della soda l'anno seguente. L'area nella quale fu costruito l'edificio, bonificata tra il XIX e il XX secolo, fu scelta sia perché prossima ai giacimenti di salgemma della Val di Cecina, indispensabili nel processo di produzione del carbonato di sodio, sia per la facilità delle comunicazioni (buona situazione stradale, vicinanza del mare, utile anche per i processi di raffreddamento, presenza della linea ferroviaria, costruita a partire dal 1909).
Intorno alla fabbrica la Società dette vita ad un villaggio operaio, organizzando uno spazio urbano di chiara ascendenza nord-europea che, con le molte aree verdi e la razionalità dell'impianto, rispondeva alla teorizzazione della "città-giardino". Gli alloggi erano diversificati sulla base dei profili professionali dei lavoratori. C'erano case per operai, case per impiegati e ville per i dirigenti e il direttore. Il villaggio comprendeva altri edifici, come l'ospedale, situato al limite dell'area industriale, di fronte alla pineta, la farmacia, la fabbrica del ghiaccio, l'ufficio postale, alcuni edifici della stazione ferroviaria, le scuole elementari, che prevedevano successivamente corsi di avviamento professionale, e altre strutture di sostegno per le attività degli operai e delle loro famiglie. Tra il 1924 e il 1928 fu realizzato anche un teatro che, concepito come sala multifunzionale destinata ad attività sia ricreative che sociali, fu ristrutturato dopo appena dieci anni per adeguarlo alle esigenze della comunità e alle innovazioni tecniche dell'epoca, come l'avvento del cinema sonoro, affermatosi in Italia agli inizi degli anni Trenta.
Oggi il villaggio, in buono stato di conservazione, è percorribile nelle sue geometrie e testimonia un significativo momento dell'industria in Toscana.
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Scheda a cura di Graziano Magrini
Data aggiornamento 22/gen/2008