Il controllo delle acque
Le acque di Siena
Gli sforzi per dominare l'acqua riflettono l'importanza di questo elemento per la vita di città, come Siena, sviluppatesi lontano dai corsi d'acqua. Tale sforzo diede origine a una vera e propria specialità tecnologica locale, che trovo espressione, tra l'altro, nella straordinaria rete di gallerie dell'acquedotto sotterraneo.
Sopra e sotto l'acqua
Negli ingegneri senesi si osservano dispositivi per consentire all'uomo di edificare nell'acqua strutture durevoli e di costruire imbarcazioni sicure. Sono numerosissime le vignette che illustrano protopalombari con maschere-visiere di buffa foggia e figure umane che galleggiano grazie a otri gonfiati.
Misurazione delle distanze
Costante è l'attenzione dedicata al problema della misurazione delle altezze e delle distanze con strumenti e metodi geometrici. Taccola privilegia le applicazioni idrauliche, mentre in Francesco è illustrata una gamma di impieghi che copre le diverse esigenze professionali dell'architetto.
Fontane a sorpresa
Taccola e Francesco dedicano attenzione alle fontane "a sorpresa", capaci cioè di stupire per i loro effetti, che erano state analizzate negli Spiritali di Erone e nella Pneumatica di Filone di Bisanzio.
Particolarmente suggestivo appare il bellissimo disegno di fontana 'a sorpresa' da tavola, che presenta l'aspetto di una mescitrice di vino.
Macchine per sollevare l'acqua
Le soluzioni proposte da Taccola riflettono esigenze quotidiane e raramente i suoi dispositivi presentano grande complessità tecnica. Viceversa, Francesco di Giorgio propone una vera e propria classificazione delle pompe, con precise note che ne illustrano caratteristiche e prestazioni.
La diga-peschiera sul fiume Bruna
Nel 1468, la Repubblica senese avvio la realizzazione di un lago artificiale nella Maremma sbarrando con una diga il corso del fiume Bruna nei pressi di Grosseto. La diga era destinata a formare una riserva ittica. Nella progettazione furono utilizzati gli studi di dighe e fondazioni in acqua dei tecnici senesi.
Nel dicembre del 1492 la diga crollo, provocando molte vittime.
Nella prima metà del Cinquecento Baldassarre Peruzzi, eminente architetto senese, elaboro diversi progetti, rimasti sulla carta, per la ricostruzione della diga.
Data aggiornamento 31/gen/2008