Esperimento di Torricelli
Il celeberrimo esperimento dell'argento vivo fu realizzato da Torricelli nella primavera del 1644 a Firenze. Torricelli riempì di mercurio un tubo di vetro aperto a una delle estremità. Poi, tenendo serrata con un dito l'estremità aperta, rovesciò il tubo in una bacinella contenente mercurio. Osservò allora che la colonna di mercurio scendeva solo parzialmente, fermandosi all'altezza di circa 76 cm. Torricelli si convinse che lo spazio lasciato libero dalla discesa del mercurio nel tubo fosse vuoto e che il sostentamento della colonna di mercurio dipendesse dalla pressione che l'aria esercitava sul mercurio nella bacinella. In una lettera a Michelangelo Ricci dell'11 giugno 1644, Torricelli sostenne che il suo esperimento provava due concetti fondamentali: che la natura non aborre il vuoto e che l'aria pesa. I risultati dell'esperimento dell'argento vivo aprivano un'epoca di trasformazioni rivoluzionarie e obbligavano a rivedere dottrine consolidate da secoli.
Data aggiornamento 23/gen/2008