Modelli anatomici in cera e terracotta
Le ventuno cere ostetriche esposte al Museo furono commissionate da Felice Fontana allo scultore Giuseppe Ferrini e al suo aiutante Clemente Susini dopo il 1771, quando il Fontana lavorava all'allestimento del Museo di Fisica e Storia Naturale presso la "Specola" fiorentina. Finì, tuttavia, per imporsi l'opinione che le cere esposte nel Museo dovessero rappresentare solo preparazioni d'anatomia normale. Pertanto le cere riguardanti i parti patologici e i feti mostruosi furono trasferite, nel dicembre del 1817, all'Ospedale degli Innocenti, dove era stata istituita una maternità con relativa scuola per le allieve ostetriche.
Le quaranta terrecotte ostetriche furono fatte eseguire tra il 1770 e il 1775 da Giuseppe Galletti, incaricato dell'insegnamento pratico dell'ostetricia all'Ospedale di Santa Maria Nuova. I modelli ostetrici in terracotta erano ispirati alle tavole dei più famosi trattati di ostetricia del tempo. Nel 1785 la collezione di modelli del Galletti, che comprendeva anche alcune cere oggi smarrite, venne acquisita dall'Ospedale di Santa Maria Nuova. Nel 1939 le cere e le terrecotte ostetriche appartenenti ai reparti di maternità fiorentini furono raccolte alla Villa Blow, nei pressi di Firenze, da dove, dopo la guerra, vennero trasferite al Museo di Storia della Scienza.
Data aggiornamento 23/feb/2008