L'angolo che, in un dato punto della superficie terrestre P, la direzione del campo magnetico terrestre forma con il piano orizzontale
p
. Si considera positiva l'inclinazione se il polo nord dell'ago magnetico è rivolto verso il basso, mentre è negativa se rivolto verso l'alto. L'inclinazione magnetica vale 0° all'equatore e aumenta – positivamente nell'emisfero boreale, negativamente nell'emisfero australe – avvicinandosi ai poli magnetici dove vale 90°. In Italia ha un valore di circa + 57°. Le linee che uniscono punti della superficie terrestre di eguale inclinazione sono dette isocline. In uno stesso punto l'inclinazione magnetica è soggetta a una lenta variazione secolare, a una variazione diurna e a fluttuazioni irregolari (tempeste magnetiche). L'inclinazione magnetica si misura con appositi strumenti, detti inclinometri, costituiti sostanzialmente da una bussola il cui ago è libero di ruotare, nel piano del meridiano magnetico, attorno ad un asse verticale e da un goniometro per misurare l'inclinazione dell'ago sull'orizzontale. Modernamente si preferisce l'inclinometro a induzione (detto anche induttore d'inclinazione o bussola a induzione terrestre), che consente misurazioni più rapide e precise. Esso è costituito da una bobina in rotazione attorno ad un asse che viene orientato fino a che nella bobina non v'è più alcuna corrente indotta dal campo magnetico terrestre. La direzione dell'asse della bobina giace allora lungo la direzione del campo magnetico.