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Immagine: Iscrizione sulla teca del dito di Galileo Iscrizione sulla teca del dito di Galileo
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La teca, che contiene il dito, è costituita da una base cilindrica di alabastro, sovrastata da una coppa di vetro con decorazioni dorate e coperchio. Sulla base sono incisi i seguenti versi di Tommaso Perelli (1704-1783):

Leipsana ne spernas digiti, quo dextera coeli

Mensa vias, nunquam visos mortalibus orbes

Mostravit, parvo fragilis molimine vitri

Ausa prior facinus, cui non Titania quondam

Sufficit pubes congestis montibus altis

Nequidquam superas conata ascendere in arces.

[È questi il dito, onde la mano illustre

Del Ciel scorse segnando i spazi immensi,

E nuovi Astri additò, di vetro industre

Maraviglioso ordingo offrendo a' sensi,

E ciò con saggio ardir giunger pote'o,

Ove non giunse Encelado, e Tifeo.]

 
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