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Lucerna con raffigurazione di officina vetraria
Argilla Museo Archeologico Nazionale di Ferrara, inv. 52196 I secolo d. C.
Rinvenuta nel territorio di Monestirolo (Ferrara), è a volute, del tipo Loeschcke IV ed è databile alla seconda metà del I sec. d. C. Ricomposta da frammenti e integrata, è in argilla di colore chiaro con tracce di vernice bruna. Reca, nel disco, la rappresentazione di due artigiani intenti nella lavorazione del vetro ai lati di una fornace. Questa è a due ambienti sovrapposti, il superiore con copertura a doppio spiovente e apertura anteriore ad arco, l'inferiore -dotato apparentemente di un banco sporgente- con apertura di forma rettangolare. Un lavorante, intento a dar forma a un oggetto di vetro, sta soffiando nella canna. Dall'altro lato, sulla sinistra della fornace, un secondo lavorante accovacciato al suolo solleva un oggetto. La lucerna costituisce una significativa testimonianza della tecnica di soffiatura del vetro. Lo stesso Plinio (Naturalis Historia , 36,66) menziona tale procedimento di lavorazione che doveva avvenire dopo la preparazione della "fritta" e la sua rifusione in crogioli in fornaci con camera di combustione e camera fusoria sovrapposte.
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