La scena, inquadrata da una fascia con ricco festone di foglie, frutta e maschere, mostra sette personaggi barbati e vestiti con l'himation, seduti su una schola ai piedi di un albero connotata a sinistra da un portale sacro con vasi, al centro da una colonna sormontata da una meridiana, mentre sullo sfondo, a destra, si vede la cinta muraria di una città. Si è creduto di poter identificare nel secondo e terzo personaggio da sinistra, Lisia e Platone con altri filosofi che, nell'Accademia, ragionano intorno al globo celeste posto in primo piano e caratterizzato da fasce che si intersecano, allusive alla traiettoria dei pianeti. Indipendentemente dall'identificazione dei personaggi, la scena è interessante per la rappresentazione della meridiana e del globo terrestre. Probabilmente, si tratta di una rappresentazione generica in cui gli elementi architettonici e paesaggistici non connotano topograficamente il paesaggio, ma sono elementi convenzionali presenti spesso anche nelle rappresentazioni del paesaggio mitologico.

Il soggetto e lo stile di questo mosaico, rimosso in antico dalla sua collocazione originaria nella villa, lo datano tra la fine del II e l'inizio del I secolo a.C.