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Galileo Galilei nasce a Pisa il 15 febbraio 1564, dal musicista Vincenzo  e da Giulia Ammannati
Nel gennaio del 1575 la famiglia Galilei si trasferisce a Firenze; Galileo farà ritorno a Pisa nel 1580 per immatricolarsi all’Università; qui si appassiona in particolare allo studio della geometria, sotto la guida del matematico Ostilio Ricci. Si dedica nel frattempo allo studio del moto dei gravi
Dopo un breve soggiorno a Firenze, nel 1589 ottiene a Pisa la cattedra di matematica
Nel dicembre del 1592 inizia l’insegnamento di matematica nello studio di Padova, dove rimarrà per 18 anni ("li diciotto anni migliori di tutta la mia età"); nell’ambiente padovano libero e ricco di studi e scambi culturali Galileo si dedica all’insegnamento privato, ed entra in accademie e circoli culturali. Negli anni padovani rivolge i suoi studi sia alla meccanica che all’astronomia
Nel 1609 realizza, perfezionando lo strumento già in uso, un cannocchiale con il quale osserva Giove e i suoi satelliti e pubblica i rivoluzionari risultati nel 1610 nel Sidereus Nuncius
Nello stesso anno è di nuovo a Firenze con l’incarico di matematico del granduca Cosimo II
Durante un suo soggiorno a Roma nel 1611 viene ascritto all’Accademia dei Lincei
Prosegue le osservazioni astronomiche su Saturno, le fasi di Venere, le macchie solari; dalle sue indagini trae conferme per la difesa del sistema copernicano contro quello tolemaico; messa così in discussione l’ortodossia della chiesa, nel 1614 le sue teorie vengono dichiarate sospette di eresia
Nel 1616 il cardinale Bellarmino convoca Galileo e a nome del Papa e della Congregazione del Santo Uffizio lo ammonisce dal professare in alcun modo la falsa teoria copernicana
L’Accademia della Crusca lo elegge console nel 1621
Nel 1622 viene stampato Il saggiatore
Nel 1632 vede la luce il Dialogo sopra i massimi sistemi, al quale il Sant’Uffizio risponde con la condanna delle teorie che vi erano sostenute:
Che il Sole sia centro del mondo e imobile di moto locale, è proposizione assurda e falsa in filosofia, e formalmente eretica, per essere espressamente contraria alla Sacra Scrittura;
Che la Terra non sia centro del mondo né imobile, ma che si muova eziandio di moto diurno, è parimente proposizione assurda e falsa nella filosofia, e considerata in teologia ad minus erronea in Fide
Il 13 febbraio 1633, ormai settantenne e malato, Galileo è incarcerato nel Palazzo del Sant’Uffizio e compare davanti al tribunale dell'Inquisizione il 12 aprile: interrogato più volte e minacciato di tortura, Galileo abiura:
con cuor sincero e fede non finta abiuro, maledico e detesto li sudetti errori e eresie, e generalmente ogni e qualunque altro errore, eresia e setta contraria alla S.ta Chiesa
Dopo un breve esilio a Siena,  dal 1633 ottiene di tornare ad Arcetri nella villa Il Gioiello
Nel 1638 pubblica la sua ultima opera, i Discorsi e dimostrazioni sopra le due nuove scienze
L’8 gennaio del 1642 muore ad Arcetri nella ‘sala grande’ della Villa Il Gioiello