I risultati di una indagine condotta presso i visitatori di due
musei scientifici della costituenda rete ha consentito di acquisire
ulteriori elementi conoscitivi utili per la valutazione del potenziale
di integrazione particolarmente con riguardo ai seguenti aspetti:
(1) profilo del visitatore attuale; (2) soddisfazione del cliente
e ruolo della comunicazione orale; (3) potenziale di integrazione
dei processi di comunicazione e di trasmissione di conoscenza sul
patrimonio museale.
Per quanto riguarda il profilo dei visitatori, gli intervistati
presentano le caratteristiche demografiche evidenziate in tabella
4. Oltre ad un equilibrio nella composizione per sesso,
si nota la forte incidenza dei visitatori stranieri (oltre il 40%
del totale) e soprattutto la prevalenza di visitatori giovani tra
quelli in età non scolare (tra i 18 ed i 45 anni sono il
54% del totale). Il profilo del visitatore è molto elevato
per grado di istruzione (la metà è almeno laureato)
e spesso con professione intellettuale (un terzo sono ricercatori
o docenti), elemento quest'ultimo di cui si trova riscontro nella
incidenza in termini di motivazione professionale della visita (tabella
5).
Gli intervistati in circa un terzo dei casi hanno già visitato
il museo, venendone per la prima volta a conoscenza attraverso varie
fonti, tra le quali assume un forte ruolo il passaparola maturato
in ambiente professionale e non (circa un terzo dei visitatori si
riferiscono a questa fonte di conoscenza); il ruolo informativo
di pubblicazioni fotografiche su cartaceo e su Internet trova riscontro
nel fatto che oltre il 28% degli intervistati dichiara di avere
visionato immagini delle collezioni precedentemente alla visita
al museo (tabella
6).
Uno dei risultati più importanti dell'indagine sui visitatori
emerge a nostro avviso riguardo al grado di soddisfazione del cliente
(tabelle
7 e 8).
L'intenzione di ripetere la visita in futuro è espressa da
oltre i tre quinti degli intervistati, un dato questo che appare
ancora più forte se si tiene conto del numero elevato di
indecisi, mentre una intenzione negativa è espressa solo
da poco più del 10% dei visitatori. E' però il dato
relativo all'intenzione di consigliare ad altri la visita (quest'ultima
espressa da ben il 92% dei visitatori) l'elemento più forte,
che lascia intravedere l'importanza del potenziale di comunicazione
orale/passaparola positivo come uno dei principali risultati emergenti
dall'indagine sui visitatori e più in generale dal nostro
studio (tabella
7).
L'attuale cliente esprime soddisfazione per il servizio erogato,
pure in presenza di posizioni differenziate.
Questo elemento trova rispondenza nel giudizio positivo complessivamente
espresso sui servizi erogati dal museo che viene sintetizzato dall'indicatore
4,09 raggiunto su una scala da 1 a 5 (tabella
8).
Nel quadro di un insieme di valutazioni nell'ambito del quale prevalgono
i giudizi positivi su singoli servizi erogati (tabella
8),
emergono come particolarmente graditi i componenti centrali dell'offerta
museale e quelli diretti a rafforzare la comprensione del patrimonio
ed i processi di apprendimento da parte dei visitatori (visione/fruizione
delle collezioni, accompagnamento della guida), accanto ad una soddisfazione
minore per elementi di servizio in qualche modo accessori (come
merchandising e bookshop) sui quali si ottengono le valutazioni
più basse e caratterizzate dalla maggiore varianza (tabella
8).
La conoscenza della stessa esistenza degli altri musei scientifici
è molto limitata presso i visitatori intervistati. Ogni altro
singolo museo scientifico è conosciuto in media solo dal
15% dei visitatori, con oscillazioni che passano dal 5% nel caso
del museo meno conosciuto fino al 28/29% nei casi di maggiore notorietà.
Unica eccezione in questo senso è data da uno dei due musei
presso i quali si sono realizzate le interviste, che era noto in
oltre il quaranta percento dei casi ai visitatori dell'altro museo
(figura
2). Interessante appare il fatto che il numero dei visitatori
che si dichiarano interessati è in generale sensibilmente
più elevato del numero di visitatori che dichiara di conoscere
il museo, nonostante tale interesse si basi spesso unicamente sulla
descrizione sommaria fornita dall'intervistatore contestualmente
alla rilevazione, data la scarsa notorietà dei musei scientifici
presso gli stessi visitatori cui si è appena fatto riferimento.
Solo nel caso di tre unità della rete su quattordici coloro che
dichiarano di conoscere il museo sono in numero più elevato di quanti
esprimono interesse. Questo dato emergente dalla nostra indagine
lascia immaginare l'esistenza di spazi importanti di sviluppo per
la rete attraverso l'integrazione dei processi di marketing, a partire
dalla comunicazione relativa agli altri musei scientifici presso
i musei di maggiore successo in termini di numero di visitatori
e di visibilità (cross promotion). In analogia ai meccanismi
in atto all'interno di un centro commerciale, il perseguimento dell'obiettivo
di un incremento del numero di visitatori potrebbe quindi beneficiare
dal rafforzamento della visibilità delle altre unità della rete
presso i musei scientifici capaci ad oggi di attrarre i flussi più
consistenti. L'emergere di questo "potenziale di mercato" che potrebbe
essere espresso dalla integrazione delle unità della rete di musei,
appare tanto più significativo quanto maggiore è il differenziale
tra notorietà delle unità museali presso il pubblico e l'interesse
in questo diffuso, differenziale che sembra limitare la consistenza
effettiva dei fruitori rispetto alle potenzialità. Il grado di interesse
espresso dagli intervistati appare particolarmente elevato in alcuni
casi. Soprattutto i visitatori del primo dei due musei sui quali
è stata effettuata l'indagine esprimevano un forte interesse per
l'altro museo, tanto che coloro che si dichiaravano interessati
erano ben tre volte coloro che dichiaravano di conoscerlo (il 28,3%
contro l'11,3%). Presso il secondo museo dove si sono svolte le
interviste, i visitatori manifestavano poi un grado di interesse
e di conoscenza del primo che risultava essere in assoluto il più
elevato.
Il potenziale espresso dalla rete è oggetto di valutazioni
da parte dei visitatori dei musei che possono ritenersi in generale
positive, visto che solo in un caso una delle iniziative aggiuntive
da realizzarsi in modo integrato tra i musei scientifici viene associata
a punteggi inferiori a quello di indifferenza (tabella
9). Particolare interesse sembrano rivestire le soluzioni
di biglietteria cumulativa ed online, che risultano essere le proposte
di servizio integrato cui corrispondono i livelli più elevati
di interesse espresso.
La realtà delle istituzioni tecnico-scientifiche fiorentine
più che sovrastata dall'immagine della città nelle
massime espressioni della pittura e della scultura, risulta semplicemente
ignorata nella sua stessa esistenza. Persino all'interno di un pubblico
selezionato di operatori come i visitatori di due dei musei della
costituenda rete, il grado di conoscenza delle altre istituzioni
scientifiche appare, come abbiamo visto, limitato. Il fatto che
alcune di queste istituzioni non potrebbe comunque ospitare un elevato
numero di visitatori non rende meno grave questo dato, dal momento
che la notorietà nelle principali realtà museali internazionali
non giova solo sul piano dei ricavi dalla vendita di biglietti,
ma anche (se non in prevalenza) sul piano della capacità
di attrazione di finanziamenti/sponsorizzazioni.
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