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Lunigiana

Lunigiana

Questa valle stretta tra le Alpi Apuane e il mare conserva nel nome il ricordo dell’antica colonia romana di Luni il cui territorio, in antico, abbracciava questi monti celebri per le cave di marmo. Terra di confine interessata dal passaggio di importanti vie di comunicazione, tra cui la medievale via Francigena e la carrozzabile della Cisa, costruita per volere dei Lorena, la Lunigiana è una regione ricca di testimonianze storiche e di risorse naturali.

Per approfondire la conoscenza delle numerose specie arboricole della vallata è consigliata la visita all’Orto Botanico dei Frignoli, non lontano dal paese di Fivizzano a circa 50 km da Carrara.

Orto Botanico dei Frignoli
Orto Botanico dei Frignoli
    • L'Orto Botanico dei Frignoli trae le sue origini dal vivaio del Corpo Forestale dello Stato creato nel 1932. L'area, di circa sette ettari, fu terrazzata con muri a secco, ancora oggi esistenti. L'attuale Orto è stato inaugurato nel 1990, su terreni di proprietà provinciale, grazie all'iniziativa della Comunità Montana e del Museo di Storia Naturale della Lunigiana.

      L'Orto Botanico comprende un arboreto, con circa cento specie dell'area apuana, appenninica e mediterranea, e aiuole che riproducono terreni tipici di ambienti diversi: Appennino (gessi, scaglia rossa, macigno), Alpi Apuane (marmi e dolomie), zone umide. Nell'Orto si trova, inoltre, la "piana degli erbi", caratterizzata da erbe spontanee raccolte a scopo alimentare in Lunigiana, e da boschetti naturali e antropici, derivati dalla crescita spontanea delle piante coltivate nel vivaio.

      L'Orto dispone, infine, di uno spazio didattico all'aperto; l'ufficio al pubblico fornisce guide della flora e carte per percorsi escursionistici.

      (Francesco Marchetti)
Tipologia:
Giardini botanici
Indirizzo:
Fivizzano, Frignoli di Sassalbo, SS63 del Passo del Cerreto
Interesse storico-scientifico:interesse 1

Sempre nel comprensorio del comune di Fivizzano merita una sosta l’Antico Mulino di Arlia, struttura restaurata e musealizzata di recente.

Antico Mulino di Arlia
Antico Mulino di Arlia
    • L'Antico Mulino di Arlia, edificato nel corso del secolo XIX e ubicato sulla riva destra del torrente Rosaro, costituisce uno degli esempi di mulini ad acqua della Lunigiana allora utilizzati per macinare le castagne, il grano, il granturco e i cereali minori coltivati nella valle sottostante. La Comunità Montana della Lunigiana si è occupata di recuperare la struttura ormai ridotta a rudere, ripristinando anche la sua vecchia attività molitoria.

      Si tratta di un mulino ad acqua a ruota orizzontale costituito da tre macine in pietra (una per le castagne, una per il grano ed una per il granturco), dal ricovero per i muli, che erano utilizzati come mezzo di trasporto per portare i sacchi lungo i sentieri, e dal magazzino. In quest'ultimo locale è, oggi, allestita una mostra permanente con pannelli riguardanti la storia dei mulini della Lunigiana, come quelli di Filattiera e Signano di Fivizzano.

      (Cristina Rosselli)
Tipologia:
Manifatture e industrie
Indirizzo:
Fivizzano, loc. Arlia
Interesse storico-scientifico:interesse 2

A 15 chilometri a sud di Fivizzano si trova anche il complesso termale di Equi che, oltre ai benefici di moderne terapie termali, offre la possibilità di partecipare ad interessanti escursioni alle vicine grotte carsiche.

Terme di Equi
Terme di Equi
    • Già nota ai Romani, la fonte termale di Equi deve la sua fortuna all'ingegner Carlo Tonelli che, a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento, ne intuì le potenzialità terapeutiche e decise di farle fruttare con la costruzione di un impianto termale. Fu così che, nel 1894, nelle vicinanze di un caratteristico borgo antico, nacque il complesso di Equi. Sede del XX Concorso Nazionale di Idrologia Medica e Climatologia (1929), lo stabilimento fu gestito continuativamente dalla famiglia Tonelli fino al 1989, anno in cui divenne proprietà del Comune di Fivizzano.

      Oggi il moderno impianto termale, grazie alle sue acque solforose, continua a curare i visitatori affetti da malattie respiratorie ed osteo-articolari e offre, grazie alla sua posizione, la possibilità di interessanti escursioni. Tra queste, di estremo interesse è la visita al vicino complesso carsico denominato "La Buca", all'interno del Parco delle Apuane, che, con le sue grotte ricche di stalagmiti e stalattiti, meritò le attenzioni del grande naturalista Antonio Vallisneri a fine Settecento.

      (Elena Fani)
Tipologia:
Terme
Indirizzo:
Fivizzano, Equi Terme, Via Noce Verde
Interesse storico-scientifico:interesse 3

Tappa obbligata per la conoscenza del territorio è il Museo di Storia Naturale della Lunigiana ad Aulla. Le sue raccolte costituiscono, infatti, uno spaccato del patrimonio botanico, zoologico e mineralogico della regione. Lo si raggiunge dopo circa 25 km tornando verso Fivizzano e continuando lungo la SS63 e la SS62.

Museo di Storia Naturale della Lunigiana
Museo di Storia Naturale della Lunigiana
    • Il Museo, istituito nel 1981 per iniziativa del Comune di Aulla, ha sede nella Fortezza della Brunella, imponente edificio di architettura rinascimentale a pianta quadrata realizzato nella prima metà del Cinquecento, probabilmente su disegni di Antonio da Sangallo il Vecchio. Ha subito vari interventi di restauro, ed è stato riaperto nel 1997 a cura della Cooperativa Natour che lo gestisce dal 1984 e ne cura l'attività didattica.

      L'esposizione, che si propone di favorire la divulgazione delle scienze naturali e la conoscenza degli aspetti naturalistici del territorio, si articola in tre collezioni: botanica, zoologica e mineralogica. La notevole collezione botanica comprende, oltre all'erbario Ferrarini, raccolto da Erminio Ferrarini a partire dagli anni Sessanta del Novecento e costituito da una raccolta di piante rare delle alpi Apuane, carotaggi di fusti di varie specie arboree e una raccolta di semi di piante locali. È anche visionabile un tronco per lo studio della dendrocronologia, metodo di datazione fondato sullo studio degli anelli di accrescimento delle piante.

      La collezione zoologica è composta di reperti faunistici della Lunigiana acquisiti dopo la costituzione del Museo. Comprende esemplari imbalsamati di mammiferi, uccelli, rettili e anfibi conservati in liquido, oltre ad una raccolta osteologica e una entomologica, con esemplari di farfalle diurne e notturne.

      La collezione mineralogica è costituita da rocce raccolte sul territorio della Lunigiana a partire dalla costituzione del Museo. I reperti sono conservati allo stato naturale, ma sono presenti anche esemplari di rocce levigate o lavorate in funzione didattica. Fanno, inoltre, parte della raccolta frammenti fossili di una zanna di mastodonte, provenienti dalla zona di Pontremoli.

      Un giardino pensile all'interno della Fortezza permette di ammirare scenografici panorami sulla Lunigiana, sull’Appennino e sulle Alpi Apuane.

      (Francesco Marchetti)
Tipologia:
Musei naturalistici
Indirizzo:
Aulla, Fortezza della Brunella, Via della Brunella
Interesse storico-scientifico:interesse 2

L’attività dell’uomo nella valle è, invece, illustrata dalla raccolta del Museo Etnografico della Lunigiana a Villafranca, che illustra la cultura agricola e pastorale del territorio ed è raggiungibile proseguendo sulla SS62 per ulteriori 10 km.

Museo Etnografico della Lunigiana
Museo Etnografico della Lunigiana
    • Il Museo trae origine dall'attività di ricerca dell'Associazione Culturale "Manfredo Giuliani", attiva a Villafranca dalla metà degli anni Sessanta del secolo XX. Aperto al pubblico dal 1977, si propone di documentare le attività agricole, pastorali, artigianali, domestiche e la cultura popolare del territorio lunigianese.

      Le raccolte etnografiche, ospitate in un complesso di edifici restaurato tra il 1988 e il 1993, comprendono attrezzi da lavoro, oggetti d'uso domestico, suppellettili e manufatti artigianali provenienti dal territorio lunigianese, databili dal XVIII al XIX secolo. I materiali, ordinati per cicli di lavorazione, sono divisi in tre grandi aree tematiche: lavoro agricolo, artigianato, attività di lavoro o di trasformazione di prodotti connessi alla casa.

      (Francesco Marchetti)
Tipologia:
Musei etnografici, antropologici e del territorio
Indirizzo:
Villafranca in Lunigiana, Via Borgo
Interesse storico-scientifico:interesse 3

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Scheda a cura di Elena Fani

Data aggiornamento 19/feb/2008