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  • Antica sede dell'Accademia della Crusca in via Pellicceria, Firenze.zoom in altra finestra

Accademia della Crusca

Il 25 marzo del 1585 si tenne la cerimonia inaugurale dell'Accademia della Crusca, i cui primordi sono da ricercarsi in una serie di riunioni tenute fra il 1570 e il 1580. In particolare "i cruscanti", il cui emblema era la "pala", furono impegnati nella diffusione e nella salvaguardia del volgare trecentesco, attraverso la compilazione di un Vocabolario (pubblicato in un volume a Venezia nel 1612) che ne registrava l'uso corretto seguendo gli esempi dei maggiori scrittori del tempo. Il Vocabolario costituì la prima opera lessicografica dedicata ad una lingua moderna. L'Accademia si inseriva nel programma della politica granducale, iniziato con l'Accademia Fiorentina (fondata nel 1540) e continuato con l'Accademia degli Apatisti (fondata nel 1631), volto alla divulgazione del fiorentino come lingua ufficiale per la diffusione del sapere. La seconda edizione del Vocabolario fu edita nel 1623, senza che vi fossero modifiche di grande rilievo rispetto alla prima edizione.

Notevole fu il contributo dell'Accademia alla definizione della terminologia scientifica. Alla terza edizione, stampata in tre volumi a Firenze nel 1691, parteciparono anche importanti uomini di scienza, che avevano fatto parte dell'Accademia del Cimento (1657-1667), come Carlo Roberto Dati, Francesco Redi e Lorenzo Magalotti. Quest'ultimo, che aveva curato i Saggi di Naturali Esperienze fatte nell'Accademia del Cimento (Firenze, 1666), accoglieva la tradizione letteraria toscanista, arricchita soprattutto dall'alto esempio di esperienza stilistica offerto da Galileo Galilei. I Saggi sono citati nel Vocabolario come testo di lingua. Anche il principe Leopoldo de' Medici, principale promotore dell'Accademia del Cimento e protettore della Crusca, collaborò al lavoro raccogliendo termini tecnici di arti e mestieri che, per la prima volta, furono inclusi tra le voci del Vocabolario. La quarta edizione del Vocabolario fu stampata a Firenze in sei volumi dal 1729 al 1738.

Nel 1783, per volere del Granduca Pietro Leopoldo di Lorena, l'Accademia Fiorentina, l'Accademia degli Apatisti e l'Accademia della Crusca furono accorpate per dare vita all'Accademia Fiorentina Seconda, che iniziava la sua attività con una solenne adunanza tenutasi presso la Biblioteca Magliabechiana nella Galleria degli Uffizi il 27 novembre 1783. Nel 1808 l'Imperiale Giunta di Firenze riformava l'Accademia, creando l'Accademia Fiorentina Terza. Suddivisa in tre classi – la Società del Cimento (che presiedeva alle scienze fisiche e matematiche), la Società della Crusca (che sovrintendeva alla conservazione della purezza della lingua toscana come lingua ufficiale) e la Società del Disegno (destinata alla tutela delle belle arti e della tecnologia) – rimase in vita fino al 19 gennaio 1811, anno in cui l'Accademia della Crusca se ne distaccò per ricostituirsi come istituzione autonoma.

Nel 1833 furono formate quattro commissioni per la quinta edizione del Vocabolario: tra queste una aveva il compito di occuparsi del lessico scientifico. L'opera, la cui prima dispensa fu pubblicata nel 1843, si protrasse per molti anni. Nel 1863 uscì il primo volume e nel 1923 fu interrotta alla lettera O. Seguirono profondi cambiamenti, che liberarono l'Accademia dall'impegno propriamente lessigrafico.

Attualmente l'Accademia della Crusca, articolata in tre centri di ricerca (Centro di studi di filologia italiana, Centro di studi di lessicografia italiana, Centro di studi di grammatica italiana) è un istituto di eccellenza che collabora in importanti progetti e garantisce una significativa attività di ricerca e di consulenza intorno alla lingua italiana. Ha sede nella prestigiosa Villa di Castello.

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Scheda a cura di Graziano Magrini

Data aggiornamento 26/mar/2008