Casa di Galileo Galilei di Costa San Giorgio
In costa San Giorgio, nel popolo di Santo Spirito, sono situate le case che la famiglia Galilei acquistò nel periodo compreso tra il 1629 e il 1634. La prima casa fu venduta da Iacopo Bramanti Boschi a Vincenzo il 20 dicembre 1621. La seconda casa venne venduta da Iacopo Zuccagni a Galileo il 18 agosto 1634. Su questo immobile nacque poi un litigio con lo stesso Zuccagni, perché questi non riconobbe a Galileo il possesso fino alle deliberazioni del Magistrato Supremo. Oggi sulla facciata si osserva lo stemma della famiglia Galilei e un ritratto dello scienziato pisano.
Nel maggio 1633, a causa di un contagio di peste che impeversava da qualche tempo a Firenze, fu portata in processione per la città la Madonna dell'Impruneta. Per le strade attraversate dall'immagine furono predisposti apparati con torce, lumi, altari e fontane. Sulla Costa San Giorgio, la casa di Galileo fu addobbata con un altare dentro la porta e una fontana così originale – la più bella del genere – tanto da essere creduta invenzione dello stesso Galileo. Nello stesso periodo lo scienziato si trovava a Roma nel mezzo del processo che culminerà con la sua condanna da parte del Tribunale dell’Inquisizione.
Sulla Costa San Giorgio, nel Convento di San Girolamo, detto di San Giorgio, furono monache una figlia di Virginia, sorella di Galileo, con il nome di Suor Arcangiola, e Maria Virginia, figlia del nipote Vincenzo Landucci, con il nome di Suor Maria Olimpia. Tra il 1640 e il 1641 sono registrate tutte le spese sostenute da Galileo per il convento di San Giorgio e per la pronipote Virginia Landucci.
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Scheda a cura di Graziano Magrini
Data aggiornamento 21/gen/2008