Ex Ospedale Psichiatrico di San Salvi
Inaugurato ufficialmente nel 1891 (la costruzione era iniziata nel 1887), fu intitolato al grande medico Vincenzo Chiarugi, figura di primo piano nell’ambito della psichiatria fra Settecento e Ottocento. L’ospedale di San Salvi sostituiva le storiche, ma ormai inadeguate strutture fiorentine. Il nuovo complesso fu progettato come luogo in grado di rispondere alle tendenze che emergevano nella psichiatria del tempo. In questo senso, risulta particolarmente interessante il rapporto che si delineň fra discipline medico-sanitarie e architettura manicomiale. In sostanza il progetto nacque da una stretta interazione fra il progettista (Giorgio Roster) e gli psichiatri (Tamburini, Grilli, Pellizzari). Ne derivň una struttura a villaggio, costituita cioč da vari padiglioni.
Č interessante notare che gli edifici dell’ospedale furono distribuiti all’interno di un ellisse. Sull’asse maggiore, a ovest, si trovavano le strutture mediche maschili, mentre a est quelle femminili. Le due strutture erano collegate da corridoi terrazzati e gallerie sotterranee. I pazienti erano ospitati nei seguenti padiglioni: Tranquilli; Infermi e Paralitici; Semiagitati, Sudici ed Epilettici; Agitati; Pensionario; Sezione Piccoli Paganti.
Sull’asse minore dell’ellisse erano ubicati i servizi di amministrazione (come la direzione), di gestione e funzionamento (come la cucina, la lavanderia e il generatore dei vapori) e di culto (come la chiesa). Attorno agli edifici fu impiantato un grande parco.
Nel 1895 fu realizzato il laboratorio scientifico e nel 1904 il rifornitore idrico, che probabilmente costituisce la prima opera in cemento armato realizzata a Firenze. Da segnalare che a San Salvi, dal gennaio del 1918, fu ricoverato il grande poeta Dino Campana, che vi rimase per ben quattordici anni.
Attualmente l’area di San Salvi č oggetto di progetti per definirne una nuova destinazione e un pieno recupero.
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Scheda a cura di Graziano Magrini
Data aggiornamento 19/gen/2008