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Gualchiere di Remole

Nel Medioevo i mulini erano alla base del complesso sistema di produzione e, quindi, di commercio e di sviluppo economico. Nella città di Firenze, nei suoi dintorni e in altre città della Toscana se ne contavano molti. I piccoli mulini presenti nelle campagne macinavano grano, mentre i grandi impianti azionavano meccanismi in grado di tagliare alberi e pietre, frangere olive, fabbricare carta e lavorare il ferro battuto attraverso l'uso di magli.

Lungo il corso dell'Arno erano presenti complessi impianti produttivi composti da dieci o più mulini, da uno sbarramento o pescaia, realizzata nel letto del fiume per innalzare il livello delle acque, e da un canale, o gora, necessario a far giungere l'acqua ai mulini.

Numerose gualchiere erano ubicate, per esempio, a Rovezzano, Girone, Quintole e Remole. Le gualchiere – o mulini da follare – furono poste in uso per la prima volta in Inghilterra, nella metà del secolo XI. La loro meccanica si basava su un grosso cilindro orizzontale, mosso da una ruota ad acqua, sulla quale una fila di denti sfalsati imprimeva un movimento alternato ad una serie di aste incernierate, che in tal modo comprimevano i tessuti di lana all'interno di vasche, provvedendo anche ad un'azione di riscaldamento. La meccanizzazione del processo di gualcatura fu il segnale evidente del grande sviluppo raggiunto dalle manifatture nel Trecento.

Uno dei più rilevanti impianti di gualchiere, realizzato intorno alla metà del Trecento, è quello di Remole, situato lungo il corso dell'Arno, in corrispondenza dell'abitato delle Sieci. Le gualchiere di Remole costituiscono uno dei pochi esempi di opificio industriale di epoca tardo-medievale esistenti ancora oggi in Italia, documentando, al tempo stesso, lo sviluppo raggiunto dalla manifattura laniera fiorentina. L'intero complesso delle opere idrauliche è rimasto sostanzialmente inalterato.

Di proprietà delle famiglie Albizzi, Rucellai e Valori, nel 1541 l'edificio di Remole fu acquistato dall'Arte della Lana, che gestì l'attività delle gualchiere fino al 1728, quando, in seguito alla sua soppressione, gli impianti entrarono a far parte dei beni di Santa Maria del Fiore. In età napoleonica le gualchiere di Remole vennero prese in consegna dalla Camera di Commercio di Firenze, mentre attualmente sono di proprietà del Comune di Firenze, pur sorgendo nel territorio di Bagno a Ripoli.

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Scheda a cura di Anna Toscano

Data aggiornamento 21/gen/2008