L'apparato non presenta le caratterstiche consuete del Museo, ma quelle proprie di una mostra permanente. Si tratta, infatti, della ricostruzione in miniatura degli ambienti artigiano e contadino con ben 70 personaggi, alti circa 70 centimetri, costruiti con un telaio di legno, modellati con la cartapesta, ricoperti con stoffe secondo i costumi locali e animati meccanicamente con motorini di recupero. Il tutto è collegato elettricamente per consentire la sincronia dei movimenti. I personaggi e le scene sono stati concepiti e realizzati con sapienza tecnica, a partire dal dopoguerra, da Faliero Lepri, un cittadino di Sant'Agata, che ha così ricreato una scenografica rappresentazione della passata tradizione etnografica locale.

La mostra è suddivisa in scene: falegname stipettaio, fabbro ferraio e maniscalco, canestraio, la veglia, procaccia, emporio, carratore, sarto, barbiere, mescita, piazzetta con arrotino, magnano, ombrellaio, sprangaio, calzolai, trebbiatura del grano, spremitura dell'uva, interni di una casa colonica dei primi anni del Novecento (camera, gabinetto, cucina, stalla, cantina, deposito attrezzi, pozzo).