Palazzo Rucellai
Giustamente noto come uno dei prototipi dell’architettura civile rinascimentale, Palazzo Rucellai č il risultato della fusione di otto case preesistenti. La resistenza dell’ultimo proprietario a vendere l’abitazione a Giovanni di Paolo Rucellai, il committente dell’opera, spiega l’incompiutezza del progetto chiaramente visibile sul lato destro. Il progetto di Leon Battista Alberti, messo in opera da Bernardo Rossellino, riuscģ fra il 1455 e il 1465 a dare unitarietą ad un contesto architettonico preesistente disomogeneo, mediante una facciata in pietra forte, nella quale trovano applicazione rigorosi criteri geometrici che scandiscono con marcapiani la facciata in tre ordini. Il prospetto č organizzato in una griglia rigorosa che inquadra le finestre quadrate del pian terreno, le bifore delimitate da blocchi in bugnato dei piani superiori e le lesene di tre diversi ordini che scandiscono verticalmente il ritmo della facciata. Ispirandosi ai canoni dell’architettura classica, l’Alberti non manca di citare i paramenti in opus reticulatum, chiaramente visibile nella fascia inferiore della facciata, oppure la tipologia dei capitelli corinzi del portale del Battistero fiorentino nell’androne del cortile.
Sia nei fregi della facciata che all’interno del cortile ricorrono gli emblemi della famiglia Rucellai (piume e anelli con diamanti) e del committente del palazzo Giovanni di Paolo Rucellai (vela gonfiata dal vento).
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Scheda a cura di Elena Fani
Data aggiornamento 16/apr/2009