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  • Meridiana medievale di Ponte Vecchio, Firenze.zoom in altra finestra
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Ponte Vecchio

Già in epoca romana, nel punto dove l'Arno si restringe, fu costruito un ponte per consentire alla via Cassia di varcare il fiume, così da congiungere Roma alla Gallia Cisalpina. Realizzato dapprima in legno, poi in pietra, fino al secolo XIII il Ponte Vecchio era l'unico della città. Dopo l'inondazione del 1333, fu ricostruito nel 1345, con una struttura a tre arcate e botteghe disposte sui due lati, in fabbricati interrotti al centro da una piazzetta. Qui, sul tetto di una bottega, si trova un'antica meridiana, sostenuta da un pilastrino in marmo bianco. L'orientamento verso sud della meridiana è segnalato da una piccola scultura raffigurante una lucertola. Sotto la meridiana è apposta una lapide, ora quasi illeggibile, che ricorda: «Nel trentatre dopo il milletrecento, il ponte cadde per diluvio d'acque; poi dodici anni, come al Comun piacque, rifatto fu con questo adornamento». La meridiana è formata da una coppa di marmo bianco suddivisa da colonnine che indicano le ore canoniche. Lo stilo proietta la sua ombra sulla coppa segnalando così l'ora del giorno. Nel 1565, con la costruzione del Corridoio Vasariano che collega Palazzo Vecchio con la reggia di Pitti, il Ponte Vecchio acquisì una nuova centralità nel tessuto urbano.

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Scheda a cura di Graziano Magrini

Data aggiornamento 12/gen/2008