logo Museo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza
  • Edifici di Villa Corridi, Livorno.zoom in altra finestra
  • Edifici di Villa Corridi, Livorno.zoom in altra finestra

Villa Corridi

La villa, con le vaste proprietà agricole che la circondavano, fu ereditata negli anni Trenta del secolo XIX da Gustavo Corridi, al quale si deve la realizzazione di diverse attività produttive nella sua proprietà. Noto imprenditore livornese nel campo chimico-farmaceutico ed in attività legate all'uso del vapore, Corridi fondò la "Tessitura di Livorno", dove i telai erano azionati dal vapore, e la "Società anonima dei mulini di Collinaia", dove erano utilizzati mulini a vapore. La Società anonima, in un secondo momento, occupò anche i terreni confinanti con la villa Corridi, nelle cui proprietà erano comprese le gore, cioè due laghetti artificiali da cui era attinta l'acqua necessaria ai mulini. Nella stessa zona Corridi realizzò una distilleria di alcool, nota come "Lo Stillo", dove trasferì anche il laboratorio farmaceutico situato in città.

Su un’altura sovrastante la propria residenza, Corridi fece costruire nella seconda metà del secolo XIX un edificio termale che riproponeva l'impianto planimetrico delle Terme della Puzzolente. Le terme di villa Corridi sfruttavano le acque che iniziarono a sgorgare a seguito del terremoto del 1846. L'acqua che, fatta analizzare dal Corridi, risultò purgativa, proveniva da diverse polle, delle quali alcune costituivano la cosiddetta "Acqua di Valle Corsa" e altre l'"Acqua di Collinaia". Alla chiusura delle Terme, le autorità sanitarie livornesi considerarono la zona come un ottimo luogo di cura, in particolare da destinare a sanatorio. La proprietà Corridi fu quindi venduta all'Ospedale di Livorno che, dopo opportuni adeguamenti, nel 1904 inaugurò il sanatorio. Negli anni Trenta del Novecento furono realizzati alcuni edifici tra cui un piccolo teatro da poco restaurato. Il Sanatorio rimase in funzione sino al 1978, quando furono iniziati i lavori di adattamento di alcune edifici in strutture scolastiche.

Durante i lavori per il sanatorio fu realizzato l'impianto del parco, noto anche come Parco di Collinaia, ancora oggi leggibile, essendo stato uno dei pochi scampati ai danni della Seconda Guerra Mondiale. L'area intorno agli edifici fu divisa in tre parti. Lo spazio su cui si affaccia il complesso edilizio centrale costituisce il vero e proprio giardino, formato da uno spazio semiellittico tagliato a metà da un percorso in parte gradinato e interrotto da due piazzuole rotonde. Questo spazio, nel quale si trovano pini d'Aleppo, lecci e palme, è circondato da due viali curvi dal cui punto di incontro parte il viale rettilineo, in asse con l'edificio delle Terme, che giunge al cancello d'ingresso. Da questi viali ne partono altri che si inoltrano nel parco ricco di essenze arboree tipiche del luogo come olmi, acacie, varie specie di palme, mirto, oleandro. La seconda area è quella situata dietro l'edificio principale, costituita sempre da un parco. La terza, infine, è confinante con quest'ultima ed è occupata dalla pineta. Ancora oggi è possibile raggiungere una delle gore, situata nei pressi del complesso dello "Stillo". La proprietà è oggi aperta al pubblico, anche se sottoposta ad alcuni interventi di recupero: alcuni padiglioni dell'ex sanatorio, destinati ad uso scolastico, sono attualmente in restauro.

****************************

Scheda a cura di Graziano Magrini

Data aggiornamento 01/feb/2008