La base, di legno nero, reca un anello di piombo dipinto di rosso. Manca la campana di vetro. La bobina, avvolta su un telaio di legno di bosso, è composta da moltissimi avvolgimenti di filo sottile, probabilmente di argento, ricoperto di seta. Leopoldo Nobili utilizzò questo tipo di galvanometro con la termopila per esperienze sul calore raggiante. Perciò, diede a questo strumento il nome di "termomoltiplicatore", in analogia con il "moltiplicatore", nome dato da Johann Salomon Christian Schweigger al suo rudimentale e originale strumento.