Non soltanto in considerazione del suo profondo sapere e della dimensione critica delle sue ricerche, ma soprattutto come tributo all’energia creativa, alla freschezza dello stile e alla forza lirica che caratterizzano i suoi capolavori poetici.

Nativo di Valdicastello, in Versilia, studiò alla Scuola Normale di Pisa, laureandosi in Magistero. A soli venticinque anni, nel 1860, ottenne l’insegnamento di Letteratura Italiana all’Università di Bologna.

Accanto all’intensa produzione letteraria e poetica, vanno sottolineati il suo forte impegno politico, con la iniziale militanza nella sinistra mazziniana, e, contemporaneamente, la sua ricerca poetica intrisa di classicismo in opposizione al romanticismo. Si avviò, più avanti, verso posizioni conservatrici e monarchiche, mentre la poesia veniva da lui sempre più concepita come impegno civile. Nel 1878, con l’Ode alla Regina d’Italia, divenne poeta ufficiale di Casa Savoia. Non poté ritirare personalmente, per le cattive condizioni di salute, il Nobel assegnatogli nel 1906.