motivazione
Per le scoperte nel campo della chimica e della tecnologia dei polimeri.
biografia
Laureato nel 1924 in Ingegneria Chimica al Politecnico di Milano, vi insegnò Chimica Analitica dal1925 al 1932. Nel contempo tenne un corso di Chimica Fisica presso l'Università di Milano. Nel 1933 vinse la cattedra di Chimica Generale all'Università di Pavia. Nel 1935 fu chiamato a Roma alla cattedra di Chimica Fisica e nel 1937 a quella di Chimica Industriale al Politecnico di Torino. Nel 1938 gli fu affidata la direzione dell’Istituto di Chimica Industriale del Politecnico di Milano, quando, a seguito delle leggi razziali, Mario Giacomo Levi dovette abbandonare la sua direzione. Fu proprio in quel laboratorio che fu realizzato nel 1954 il primo campione di polipropilene, scoperta che gli sarebbe valsa il conferimento del Premio Nobel nel 1963, assieme a Karl Ziegler.
scheda di mostra
«Fatto il polipropilene», annotava Giulio Natta sulla sua agenda l'11 marzo 1954.
Il polipropilene è un polimero, cioè una sostanza formata dall'unione di più molecole di uno stesso composto (dette monomeri), che si succedono costituendo una catena i cui vari anelli sono tenuti insieme da un legame chimico che si ripete con regolarità: ne sono esempi il nylon, il teflon, il polistirolo, il plexiglas. All'inizio degli anni ‘50 non era stato ancora ideato un procedimento per produrre polimeri con configurazioni spaziali dotate di un particolare ordine, corrispondente a specifiche proprietà dei polimeri stessi. Fu Natta a risolvere tale problema, con la scoperta dei catalizzatori stereospecifici (capaci cioè di orientare nello spazio la struttura della catena polimerica) e con la produzione del polipropilene isotattico.
Questo nuovo materiale costituisce oggi una parte significativa dei prodotti di uso quotidiano che ci circondano: dalle confezioni della pasta agli assorbenti igienici, dai pannolini per neonati alla tappezzeria delle autovetture, dagli imballaggi industriali a innumerevoli oggetti in plastica.
Natta amava dire: «ho trovato solo il modo di mettere in fila le molecole come soldatini in parata». E mettendo in fila le molecole ottenne nel 1963 il Premio Nobel per la Chimica insieme a Karl Ziegler, un riconoscimento che premiava gli eccezionali risultati conseguiti nella chimica e nella tecnologia dei polimeri che aprivano esaltanti prospettive applicative.
testo di catalogo...
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