motivazione
In riconoscimento delle ricerche sulla struttura del sistema nervoso.
biografia
Biologo e medico, docente all'Università di Pavia. Dopo aver lavorato all'Ospedale per Malati Cronici di Abbiategrasso, tornò all'Università di Pavia, dove condusse ricerche sulla malaria e sulla struttura cellulare. La sua scoperta più importante è la “reazione nera”, il metodo per la colorazione di singoli nervi e strutture cellulari, fondamentale per osservare i processi nervosi. Per queste sue ricerche ricevette il Nobel nel 1906, condiviso con Santiago Ramón y Cajal. Visse sempre a Pavia. Durante la Prima Guerra Mondiale fu il responsabile dell'Ospedale Militare di Pavia, dove creò un centro per il trattamento e la riabilitazione delle lesioni al sistema nervoso periferico.
scheda di mostra
Il 16 febbraio 1873 Camillo Golgi scriveva all’amico oculista Nicolò Manfredi: «Lavoro molte ore al microscopio. Sono felice d’aver trovato una nuova reazione per dimostrare anche agli orbi le strutture dello stroma interstiziale della corteccia cerebrale. Faccio agire il nitrato d’argento sui pezzi di cervello induriti in bicromato di potassio. Ho già ottenuto risultati assai belli e spero di ottenere di più». È il primo annuncio conosciuto della messa a punto della «reazione nera», la tecnica istologica che avrebbe cambiato il corso della neuroanatomia e della neuroistologia di fine Ottocento, rendendo possibile la descrizione topografica precisa della struttura del sistema nervoso centrale. Proprio per l’introduzione di questo metodo Golgi avrebbe ottenuto il Nobel per la Medicina nel 1906.
Facendo agire in successione sul tessuto nervoso il bicromato di potassio e il nitrato d’argento, lo scienziato lombardo era infatti riuscito a ottenere la precipitazione selettiva di un sale, il cromato d’argento, che colora in nero la singola cellula nervosa con tutti i suoi prolungamenti. Per motivi chimico-fisici tuttora sconosciuti, il precipitato colora soltanto una piccola percentuale delle cellule presenti nel campo microscopico (compresa fra l’1 e il 5 %). Così, a dispetto dell’incredibile, labirintica complessità del sistema nervoso, è possibile evidenziare la silhouette della singola cellula, che emerge come un albero estratto da un’inestricabile foresta, con tutti i suoi rami e le sue radici.
Conferendo il Premio Nobel a Golgi, l’Istituto Karolinska di Stoccolma riconosceva così l’avanzamento tecnico che maggiormente aveva fatto progredire gli studi sulla struttura del sistema nervoso centrale, contribuendo in maniera essenziale alla fondazione delle neuroscienze.
testo di catalogo...
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