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Daniel Bovet - 1957
medicina   

Daniel Bovet - 1957
Neuchâtel  1907 - Roma  1992

motivazione

Per le sue scoperte relative alle sostanze di sintesi che inibiscono l’azione di alcune molecole del corpo, in particolare sul sistema vascolare e sui muscoli scheletrici.


biografia

Dopo la laurea in Biologia all'Università di Ginevra, nel 1927, entrò nel Dipartimento di Chimica dell'Institut Pasteur di Parigi. Qui conobbe Filomena Nitti, figlia di Francesco Saverio, che divenne sua moglie nonché stretta collaboratrice. Nel 1947 si trasferì all'Istituto Superiore di Sanità a Roma, fondando il Laboratorio di Chimica Terapeutica. Per l'importanza delle sue ricerche gli venne conferito il Premio Nobel per la Medicina e la Fisiologia nel 1957. Tra il 1964 e il 1969 insegnò a Sassari Farmacologia. Successivamente rientrò a Roma come Direttore del Laboratorio di Psicobiologia e Psicofarmacologia del CNR. Tra il 1971 e il 1982 fu professore di Psicobiologia all'Università di Roma.


scheda di mostra

Le ricerche di Daniel Bovet appartengono al campo della chimica terapeutica e hanno interessato il meccanismo d’azione di numerose sostanze di sintesi e naturali dotate di funzione antimicrobica (i sulfamidici), miorilassante (i curari), antiallergica e antiasmatica (gli antistaminici), oppure attive sul sistema nervoso vegetativo simpatico, come ad esempio le sostanze con azione anti-ipertensiva.

A Bovet si deve la scoperta del meccanismo d’azione dei sulfamidici – i primi farmaci dotati di azione antibatterica prima degli antibiotici – nonché di numerose sostanze attive sui protozoi e su altri parassiti. I farmaci attivi sul sistema nervoso, che Bovet studiò a lungo a Parigi (all’Institut Pasteur) e a Roma (all’Istituto Superiore di Sanità), erano per lo scienziato delle «pallottole magiche», non solo in quanto provvisti di azione terapeutica, ma anche perché consentivano di esplorare la funzione nervosa periferica e centrale.

È a quest’ultimo settore che Bovet dedicò gli anni conclusivi della sua carriera scientifica, studiando le sostanze attive sul comportamento, dall’emozione alla memoria, e i fattori che sono alla base delle differenze individuali, di origine genetica e ambientale. Le sue ricerche sulla genetica del comportamento e sulla memoria sono state tra le prime a basarsi su un approccio comparato e ad indicare somiglianze e differenze tra le strategie di apprendimento di diverse specie animali.

Il Nobel per la Medicina conferitogli nel 1957 premiava in particolare la sua scoperta di sostanze farmacologiche che esercitano un’azione efficace sul sistema vascolare e sui muscoli scheletrici.


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