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Le immagini rifratte
Claudio Tolomeo espose nell'Ottica alcuni esperimenti per verificare in che misura superfici di separazione di varia forma fra due diversi materiali trasparenti modificano la percezione di un oggetto che vi viene osservato attraverso. Tolomeo fece realizzare tre contenitori di vetro perfettamente trasparente, in modo da esaminare nell'ordine l'azione di una superficie piana, di una superficie cilindrico convessa e di una superficie cilindrico concava (Optica, V, 67). Dopo aver introdotto un righello graduato in ciascun contenitore di vetro, Tolomeo lo riempiva d'acqua e poi, svuotatolo, lo immergeva nell'acqua. Il righello appariva sempre di aspetto diverso dal naturale: pių grande, pių piccolo, o variamente deformato.
Nella ricostruzione di questi esperimenti, tre contenitori di vetro con superfici corrispondenti alla descrizione tolemaica sono riempiti d'acqua, altri tre, in tutto simili, lasciati vuoti, sono immersi in acqua. I contenitori sono anteposti a una campitura regolare di stelle che occupa la posizione originariamente assegnata da Tolomeo al righello graduato. Diviene cosė possibile riscontrare i risultati qualitativi descritti da Tolomeo per il contenitore con faccia piana e per il contenitore con faccia cilindrico convessa (Optica, V, 68-86). I risultati ottenuti per il terzo contenitore con superficie cilindrico concava sono invece andati perduti insieme alla parte conclusiva dell'Ottica.
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