Molto simili a quelli ancora oggi in uso, erano impiegati sia nelle attività di giardinaggio che di orticultura: zappe per dissodare il terreno, falci per tagliare i prati, rastrelli per ripulirli, roncole per sfrondare gli alberi, innestatoi e pietre molari per rifare il filo agli attrezzi.
Era diffuso, inoltre, l’uso delle serre, che consistevano in cassette di legno o in ceste di vimini montate su ruote per facilitarne lo spostamento e chiuse da lastre di vetro o di pietra speculare. L’imperatore Tiberio fu il primo ad utilizzarle per la forzatura dei cetrioli, di cui era ghiotto.
Zappa
Ferro, I sec. d.C. Pompei, Casa del Menandro Soprintendenza Archeologica di Pompei, inv. 20755
Fu trovata insieme ad altri attrezzi agricoli nella Casa del Menandro. Queste zappe, del tipo a lama larga, erano utilizzate per la lavorazione di terreni "sciolti", che non richiedevano cioè una particolare pressione per frantumare le zolle, diversamente da quelle a lama stretta, usate per i terreni "pesanti", ovvero argillosi.