Strumento di buona fattura composto da una sfera di rame posta in rotazione da un meccanismo azionato da pesi e contenuto in un armadietto di legno. L'asse su cui è fissata la sfera è collegato al meccanismo tramite un giunto snodabile universale. In tal modo, esso può essere orientato con angoli diversi, indicati da una scala circolare orizzontale e da un quadrante verticale.
Questo apparecchio è probabilmente una versione elaborata del disco di Arago. Infatti, nel 1824, Arago dimostrò che un ago magnetico posto su un disco di rame rotante produce in esso delle correnti indotte che agiscono sull'ago stesso facendolo a sua volta ruotare. Gli esperimenti con il disco di Arago furono ripresi da Peter Barlow, da Leopoldo Nobili e da altri e rappresentarono uno dei principi utilizzati nello sviluppo di motori e dinamo elettriche. L'apparecchio proviene dalle collezioni lorenesi.