Camera a scoppio di un eudiometro proveniente dalle collezioni lorenesi. È costituita da un grosso recipiente sferico di rame con collare di ottone recante una filettatura centrale per un rubinetto e un tubo di vetro (entrambi scomparsi). In esso era possibile far esplodere una miscela di gas infiammabili tramite una scintilla. Due elettrodi di ottone, terminanti entrambi con una sferetta, formano uno spinterogeno all'interno del recipiente. Ogni elettrodo è fissato da un grosso bullone di ottone. Il rubinetto di ottone separato e associato a questo strumento è più moderno. Non è noto con esattezza quale era l'uso di questo strumento.