Di questa pila termoelettrica di Nobili e Melloni per il calore raggiante rimane soltanto l'anello di ottone con circa 60 elementi. Questi fuoriescono a pettine da entrambe le parti e lo strumento ha i caratteristici elettrodi terminali su modello di quelli di Nobili. La lunga vite laterale veniva utilizzata per un supporto regolabile, che permetteva alla pila termoelettrica di essere accuratamente orientata in direzione della sorgente calorifica. L'imbuto conico di ottone per raccogliere le radiazioni e il coperchietto sul retro sono andati perduti. Lo strumento proviene dalle collezioni lorenesi.