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XIV.137 Telegrafo a quadrante |
Costruttore: | Lorenzo Turchini |
Luogo: | Firenze | Data: | 1841 | Materiali: | legno, ottone, ferro | Dimensioni: | altezza complessiva 1150 mm, tavolo 872x874x780 mm, scatola del ricevitore 740x270x200 mm | Inventario corrente: | 936 |
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Questo meccanismo incompleto consta di tre parti: il trasmettitore, il ricevitore e l'apparecchio stampante. Le lettere sono trasmesse grazie ad un interruttore a leva scorrevole (oggi scomparsa), che si inseriva nei fori di una lamina di contatto ricurva. Le lettere sono indicate su un'altra lamina. Il ricevitore ha due finestre: quella superiore mostra le lettere incise su un grande quadrante di ottone, mentre quella inferiore è una fessura dalla quale fuoriesce il nastro sul quale è stampato il messaggio. Il complicato meccanismo funziona grazie a due grandi elettromagneti a ferro di cavallo: quello di sinistra aziona il ricevitore, quello di destra l'apparecchio stampante. Quest'ultimo funziona grazie ad una serie di caratteri di piombo inseriti sul bordo del quadrante. I caratteri venivano inchiostrati da un piccolo contenitore. Quando una lettera era indicata dal quadrante, il carattere corrispondente era percosso da sotto da un martelletto e rimaneva così stampato sul nastro di carta che automaticamente avanzava di uno spazio. Lorenzo Turchini presentò la sua "Teletipographia elettro-magnetica" al Terzo Congresso degli Scienziati Italiani, che si svolse a Firenze nel 1841. Si tratta probabilmente di un prototipo che non fu sviluppato ulteriormente. Lo strumento proviene dalle collezioni lorenesi.
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