logo Museo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza

L’Imperiale e Reale Museo perseguiva diversi scopi: la promozione della fisica galileiana e newtoniana mediante macchine dimostrative, la creazione di una vasta raccolta di reperti naturalistici e la conduzione di ricerche utili nei vari campi del sapere scientifico. Le ricerche richiedevano l’impiego di apparecchiature specifiche. Nel caso dell’osservatorio, Fontana cercò di procurarsi parte degli strumenti necessari sul mercato estero e, in particolare, londinese. Egli tentò tuttavia di affidare la costruzione degli strumenti astronomici più complessi e costosi all’officina già esistente all’interno del Museo. Per semplificare le procedure di realizzazione, furono appositamente costruite alcune “macchine per dividere”, ispirate ai dispositivi progettati dal Duca di Chaulnes. Grazie a esse il delicato processo di divisione delle scale graduate, fino a allora eseguito mediante riga e compasso, veniva meccanizzato e reso notevolmente più rapido e preciso.

Macchina per dividere cerchi graduati,
Firenze; 1762; legno, ottone, marmo Inv. 586, 3244

Per realizzare scale graduate circolari si poneva il cerchio da dividere sul disco rotante di ottone della macchina. Gli spostamenti del disco erano regolati da una manovella con vite senza fine e verificati con due microscopi. Altri sistemi di viti delimitavano la corsa della punta tracciante.

Macchina per dividere misure rettilinee,
Firenze; fine XVIII sec.; legno, ottone, marmo

Questa macchina era usata per tracciare divisioni sulle scale graduate rettilinee. Una lunga vite permetteva di regolare con precisione la distanza della punta tracciante, posta all’estremità di un braccio di legno. Le divisioni erano incise facendo oscillare il braccio.