logo Museo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza
Osservare con il telescopio di Galileo

Oltre alle fonti documentarie, lo storico della scienza dispone di fonti materiali e di un approccio interpretativo del tutto particolari. Là dove esiste una descrizione attendibile di uno strumento o dove, più fortunatamente, lo strumento è giunto integro e funzionante fino a noi, lo storico della scienza può pensare di farne ancora uso per ripetere le osservazioni compiute nel passato.

Questa "storia sperimentale della scienza" è di solito usata per cercare di chiarire alcune vicende scientifiche di dubbia autenticità; come, per esempio, stabilire se uno scienziato abbia realmente eseguito una certa osservazione o abbia solo dichiarato di averla fatta. Naturalmente, nessun dubbio del genere esiste riguardo alle osservazioni di Galileo, nel cui caso la storia sperimentale può tuttavia assumere un ruolo altamente esplicativo o didattico. La ripetizione di osservazioni attraverso repliche del telescopio di Galileo puntate sui corpi celesti reali o su loro immagini può infatti aiutare a comprendere le difficoltà materiali delle prime osservazioni telescopiche, i limiti oggettivi degli strumenti impiegati e le soluzioni tecnico-pratiche escogitate per trasformare l’informazione visuale in dati il più possibile oggettivi.

Uso dell'elioscopio (C. Scheiner, Rosa ursina, 1630)
 ©IMSS 2008 P.zza dei Giudici 1 50122 Firenze P.I. 01346820481