Poeta di corte del sovrano di Macedonia Antigono Gonata, Arato (ca. 315 - 240 a.C.) compose un poema didascalico intitolato Fenomeni, trasposizione in versi di una perduta opera omonima di Eudosso. Destinati a grandissima fortuna, i Fenomeni descrivono le costellazioni, il loro sorgere e tramontare, i circoli che dividono la sfera celeste. Ausilio fondamentale alla lettura dei Fenomeni è il globo celeste, indispensabile per precisare la fisionomia dei raggruppamenti stellari descritti..