I filosofi naturali e i matematici islamici raggiunsero un livello di assoluta eccellenza nella costruzione di strumenti astronomici, in particolare globi celesti e astrolabi, che rappresentavano rispettivamente in tre e due dimensioni la struttura e i moti dei corpi celesti. La produzione estremamente vasta di questi strumenti fu accompagnata dalla stesura di trattati che ne illustravano la costruzione e l’uso. Globi celesti e astrolabi furono impiegati per operazioni pratiche, come le attività astrologiche o il computo del tempo, funzione essenziale per il corretto svolgimento delle funzioni religiose. Un particolare strumento consentiva di determinare la qībla, cioè la direzione della Mecca verso la quale i Mussulmani devono volgersi nelle cinque preghiere giornaliere.