Dalla metà del Settecento, la produzione di genealogie dei grandi protagonisti che, partendo dai tempi più antichi, avevano progressivamente contribuito a svelare la vera struttura del cosmo, divenne un’attività diffusa che caratterizzò testi di divulgazione, per la prima volta rivolti anche alle donne, e manuali che esaltavano le tappe fondamentali del disvelamento della verità. L’esigenza largamente avvertita di celebrare i protagonisti dell’esplorazione del cosmo stimolò molti artisti a realizzare gallerie visive - veri e propri Pantheon eretti agli eroi della scienza - che esaltavano l’apoteosi della rivoluzione scientifica, intesa come un processo che aveva portato alla vittoria della ragione sulla superstizione e al trionfo finale e definitivo della verità. In questi templi solenni fu riservata una posizione di speciale rilievo a Galileo e a Newton, celebrati rispettivamente come punto d’inizio e di arrivo di questa avventura della ragione umana.